Nel progetto "Archivio storico ABI" ha trovato posto la schedatura analitica delle circolari prodotte tra 1919 e 1945 dai soggetti che, a partire dalla prima ABI, si sono avvicendati nella rappresentanza delle banche italiane e ne hanno indirizzato l'operatività fino alla fine della seconda guerra mondiale. Si tratta di una storia complessa, ricostruita da Gian Franco Calabresi nel suo L'Associazione bancaria italiana. Un caso di associazionismo economico. Vol. I (1919-1943) (Editori Laterza, Roma-Bari, 1996), opera che sconta però quella che allora si prospettava come la sostanziale indisponibilità dell'archivio ABI ed enti successivi per il periodo 1919-1945.
La vicenda dell’archivio ABI è simile a quella di altri enti sciolti dal regime fascista nel 1926 nel clima della totale ristrutturazione della disciplina giuridica dei rapporti collettivi di lavoro e della rappresentanza degli interessi economico-sociali. Il passaggio delle competenze o delle funzioni di soggetti privati a soggetti di diritto pubblico (per l’ABI alla Confederazione generale bancaria fascista e alle successive entità sindacali: ma si potrebbe fare anche l’esempio dell’Unione delle camere di commercio e dei Consigli provinciali dell’economia) significò purtroppo anche la parziale dispersione dell’archivio.
Ma non si è interamente conservato nemmeno l’archivio della Confederazione fascista delle aziende del credito e della assicurazione (CFACA) cioè l’organismo sindacale che a partire dal 1937 mise fine alle residue sacche di autonomia che il mondo bancario aveva faticosamente mantenuto fino a quel momento (per un profilo delle vicende storiche dei singoli soggetti protagonisti di questa vicenda venticinquennale rimandiamo alla pagina Soggetti produttori).
La parziale dispersione dell'archivio della prima ABI è avvenuta molto probabilmente già negli anni Trenta, mentre per l'archivio CFACA dobbiamo affidarci alla testimonianza di Calabresi: nell'ottobre 1943 "l'archivio viene asportato integralmente per essere depositato in una località lombarda, dalla quale purtroppo non potrà essere recuperato" (op.cit., p. 471).
Per i dettagli di queste vicende si rimanda al documento esteso scaricabile da questa stessa pagina.
In questa situazione il reperimento fra le antiche carte ABI di una raccolta organica di circolari è sembrato un fatto di non poco conto.
Superfluo sottolineare come lo spessore informativo di una fonte si tara nel contesto dell'intero complesso archivistico cui appartiene e il "deserto documentale" che circonda questa raccolta tipologica di circolari è un handicap strutturale dal punto di vista dei vincoli archivistici rotti e irrecuperabili, in primis quelli dei fascicoli (tutti perduti tranne una trentina) organizzati sulla base dei titolari di classificazione succedutisi nel tempo e all'interno dei quali le circolari sarebbero state leggibili non come singoli documenti ma nel flusso di lavoro e della conseguente produzione documentale.
Le circolari sono pertanto l'unica serie documentaria ante 1945 ricostruibile nella sua integrità. Sono un corpus organico di tipo normativo/informativo che, nei limiti delle sue caratteristiche intrinseche (di consistenza e tipologia) e storico-archivistiche (la perdita quasi totale del rimanente archivio), delinea a sufficienza le attività del soggetto produttore.
A parziale compensazione delle lacune di cui s’è detto si è deciso, perciò, di dedicare un’attenzione particolare alle circolari e di procedere alla loro schedatura analitica e digitalizzazione integrale con lo scopo di realizzare una fonte digitale da mettere a disposizione di ricercatori e ricercatrici. Cioè il prodotto che state consultando.
Abbiamo incluso anche le circolari prodotte dal cosiddetto “Ufficio interbancario”, l’entità che sotto la guida di Alberto Theodoli a Roma liberata, tra 1944 e 1945, ha gettato le basi della nuova ABI capitanata da Stefano Siglienti.
Abbiamo strutturato il sito in modo che dall’home page si possano recuperare direttamente tutte le circolari emanate dai singoli organismi. Una maschera di ricerca consente di estrarre le circolari sulla base di una parola contenuta nel titolo o di un range cronologico.
Suggeriamo di porre particolare attenzione alla possibilità di esplorare la documentazione a partire dai soggettari (indici per materia) che da ABI in poi furono elaborati al tempo come strumento di lavoro pratico e che abbiamo verificato tornare utili anche per noi ricercatori di cento anni dopo.
Una volta ottenuto un risultato di ricerca è possibile raffinarlo sulla base di “filtri” cronologici o dei nomi di enti, persone o luoghi presenti nel testo stesso delle circolari. Questi “filtri” si presentano ordinati per consistenza decrescente delle singole occorrenze ma si possono ordinare cronologicamente/alfabeticamente (opzioni 9-1 / A-Z presenti nella parte superiore destra della colonna dei filtri).
Per approfondimenti sul “mondo delle circolari ABI” e sul processo operativo che ha portato alla realizzazione della schedatura si può scaricare il documento redatto a conclusione del lavoro a fine 2022.
Le circolari dell’Associazione Bancaria Italiana (1919-1945)
di Leonardo Musci