Nato a Savigliano nel 1889, Mario Martina fu prima impiegato nella Banca del Comizio Agrario e successivamente nella Banca Cooperativa di Savigliano di cui fu anche in seguito direttore. In pieno primo conflitto mondiale, viste le gravi difficoltà della banca, Martina decise di rilevare la società e, dal primo gennaio del 1920, avviare la sua Banca di Savigliano Martina e C. Nel 1923 la banca trasferì la propria sede sotto i portici di piazza del Popolo in un palazzo di proprietà. Accanto all'attività di banchiere, Martina fu anche assessore nella Giunta liberale di Savigliano fino al 1923 e fu anche attivo nel sociale ricoprendo diverse cariche come per esempio la presidenza dell’Ospizio Beato Amedeo di Savoia e come consigliere revisore dei conti della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Savigliano. Antifascista, fu uno dei promotori del C.L.N. e vice sindaco nella rappresentativa comunale del C.L.N. Al momento della sua scomparsa, avvenuta il 1°maggio 1953, il figlio ventiduenne Giulio subentrò alla guida della banca e mantenne anche la presidenza della Banca di Cavour di cui i Martina detenevano una quota azionaria. Il 25 febbraio 1959, tuttavia, Giulio Marina moriva improvvisamente senza eredi. La banca proseguì sotto la direzione del rag. Monasterolo che, negli anni seguenti, aprì la sua unica filiale a Pocapaglia. Nel corso del 1983 la Banca Sella acquisì il 47% della banca saviglianese. All'inizio di ottobre del 1986, quest'ultima assorbiva la Banca Carlo Buffa di Ovada trasformandosi così in Banca Piemontese Spa. Il nuovo soggetto bancario operava attraverso tre sportelli con un organico di 26 dipendenti e una raccolta che, complessivamen­te superava i 100 miliardi di lire. Nell'autunno del 1991 la Banca Piemontese cessava l'operatività e conferiva l'azienda bancaria alla neocostituita Banca Sella S.p.A. (GU Serie Generale n. 297 del 19.12.1991).