Data di costituzione: 17 febbraio 1887
Data di scioglimento: 30 novembre 1890
La Banca popolare di Porto Maurizio viene costituita il 17 febbraio 1887. L'istituto nasce per volontà di molti esponenti dell'industria e del commercio di Porto Maurizio, Oneglia, Diano e Sanremo. Tra i suoi soci, amministratori e clienti vi era l'élite economica del territorio, fra cui Luigi Salvo, Giuseppe Carli (della Ditta Angelo Carli e Figli), Eugenio Rambaldy e Vincenzo Maglione. Molti di questi saranno successivamente soci, amministratori, procuratori o clienti della Banca Garibaldi. Lo Statuto prevede le seguenti operazioni: sconto effetti e vaglia cambiari sopra l'Italia e l'estero; anticipazioni sopra depositi di titoli e sopra merci; assunzione d'ogni sorta di pagamenti e d'incassi per conto terzi; aperture di credito all'interno e all'estero; somministrazione e accettazione di denaro in conto corrente attivo e passivo; iscrizione di libretti come cassa di risparmio. Si tratta di una società per azioni che viene sciolta circa tre anni dopo la costituzione, il 30 novembre 1890. Tra le motivazioni della liquidazione ci sono errori di gestione, immobilizzazioni di capitali, rilevanti perdite e operazioni poco trasparenti del direttore Luigi Gustavo Gatti. Questa banca, come altre sorte in quel periodo, probabilmente rispondeva a esigenze legate a ristretti gruppi d'affari che avevano come intento il finanziamento di attività produttive, spesso però legandosi ad ardite speculazioni.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 30 dicembre 2022