Data di costituzione: 1880
Data di fallimento: 1894
Il 2 gennaio del 1894, la Banca Poeti e Bressy chiudeva i propri sportelli della sede di Saluzzo situata sotto i portici di via Silvio Pellico. Un paio di giorni di più tardi, alla presenza di una gran ressa di creditori che aveva invaso l'aula del locale Tribunale, veniva presentata l'istanza di fallimento. Questi due eventi che sancivano in pratica la fine della società erano stati peraltro anticipati dal suicidio di uno dei soci, Antonio Bressy, che si era tolto la vita il 31 dicembre con un colpo di pistola alla tempia nella sua dimora saluzzese. Il passivo superava il milione di lire ed era il risultato di tutta una serie di speculazioni rischiose e delle appropriazioni indebite da parte degli altri due soci, Alfonso Poeti Marentin e il conte Francesco Della Chiesa d’Isasca, che nel corso di un decennio avrebbero condannato la banca al fallimento. Oltre all'attività propriamente bancaria, l'impresa lavorava come agenzia de La Fondiaria Compagnia Italiana di Assicurazioni e deteneva la concessione per l’illuminazione a gas di Pinerolo che nel 1890 era stata ceduta alla Tuscan Gas Company Limited di Londra. Furono oltre 500 le domande di creditori presentate prima del processo contro Poeti Marentin e d’Isasca che vennero riconosciuti colpevoli e condannati a quattro anni di reclusione.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 16 dicembre 2022