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Banca fondiaria italiana

Torino (TO)

Data di costituzione: 31 ottobre 1865

Data di fallimento: [dopo 1868]

Torino (TO)

Altre denominazioni

  • Carlo Ferraguti e C. [31 ottobre 1865]
  • Banca Fondiaria Italiana

La Banca fondiaria italiana nasce a Torino come società in accomandita, sotto la ragione sociale Carlo Ferraguti e C. Promotore dell'iniziativa è Carlo Ferraguti, nativo di Ferrara ma domiciliato a Torino. Scopo della banca è "favorire lo sviluppo dell'agricoltura in generale per mezzo del credito" (art. 3 dello Statuto). Il capitale sociale è stabilito in 10 milioni di lire, suddiviso in 40 mila azioni di 250 lire cadauna. Tale capitale si compone di due parti, entrambe pari a 5 milioni di lire: la prima detta "di fondazione", la seconda "di compartecipazione" (ossia formata dai depositi a garanzia). Tra le operazioni ammesse dallo Statuto vi sono prestiti ipotecari; prestiti alle province, ai comuni e ai consorzi; prestiti garantiti da certificati di deposito di prodotti agricoli o da effetti pubblici; sconto di cambiali a due firme e aperture di crediti in conto corrente (solo verso proprietari e imprenditori agricoli). A distanza di un anno dalla fondazione, la banca di cui Ferraguti è gerente non è ancora autorizzata dal Governo ma risulta già attiva in diverse province italiane. Inoltre, viene sottoposta a controlli ministeriali per aver emesso abusivamente cartelle fondiarie ("Valo-fondiari"). A seguito di questa vicenda, il Sindacato sulle società commerciali e gli istituti di credito, diretto da Carlo De Cesare, denuncia la Banca fondiaria italiana all'autorità giudiziaria di Torino per impedire la circolazione illegale di titoli al portatore (gennaio 1867). Entra successivamente in liquidazione (curata dalla Banca Agricola Ipotecaria).


Sede legale

  • Torino (TO)

Capitale sociale

  • [31 ottobre 1865] 10.000.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [31 ottobre 1865] Società in accomandita per azioni

Categoria bancaria

  • [31 ottobre 1865] Ditta bancaria

Fonti archivistiche

  • Archivio centrale dello Stato (Roma)
    MAIC, Direzione generale credito e previdenza, Industrie banche e società
    b. 111, fasc. 927

Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 20 dicembre 2022