Data di costituzione: 14 gennaio 1872
Data di scioglimento: 6 febbraio 1876
La Banca Italo-Svizzera nasce il 14 gennaio 1872 a Torino ma con sede a Genova. Il capitale iniziale è di 6 milioni di lire diviso in 24.000 azioni, elevato nel 1873 a 12 milioni (deliberazione del 25 gennaio). Alla sua costituzione partecipano diversi nominativi di origine elvetica ma residenti in Italia (Genova, Torino e Milano): tra di essi compaiono Ulrico Geisser, Carlo e Gustavo Defernex, Rodolfo Hofer, Luigi Vust, Enrico Dapples, Erminio Vogel e Leone Du Toit. Sono inoltre interessati, tra gli altri, la Banca di Torino, il Credito Milanese, Vonwiller, la Banca di Winterthur e la Società di Credito Svizzero. Scopo della società è "promuovere specialmente per mezzo del credito i rapporti commerciali e finanziari tra l'Italia e la Svizzera" (art. 1 dello Statuto). Il Consiglio di amministrazione è composto dal presidente Erminio Vogel, dal vicepresidente Carlos De Sandoz, e dai consiglieri Enrico Dapples, Carlo De Fernex, J.H Fierz (amministratore del Credito Svizzero di Zurigo), Ulrico Geisser, Rodolfo Hofer ed Ed. Zahan-Rognon (della casa Bischoff di Sant'Alban di Basilea). Direttori sono Giulio Bernoulli e Carlo Zahn.
Il 25 ottobre 1874, l'Assemblea dei soci delibera una riduzione del capitale a 4 milioni, mediante riscatto e annullamento di 32.000 azioni. Il 6 febbraio 1876, l'Assemblea delibera l'anticipato scioglimento della società.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 23 dicembre 2022