Data di costituzione: 26 gennaio 1925
Data di fallimento: 9 maggio 1927
La Banca dell'Italia Settentrionale è costituita a Genova il 26 gennaio 1925, con capitale di 500.000 lire (delle quali 300.000 in contanti e 200.000 in mobili e arredamenti per la sede di Genova e per le agenzie di Savona e di La Spezia). Si tratta di una società anonima tra il conte Maurizio Ranuzzi, Cesare Barletti, Pietro Ernani Jaccarino e Guido Gardella. Quest'ultimo è colui che in modo operarivo dirige la banca, mentre gli altri soci non possiedono competenze particolari nel settore creditizio e finanziario. Il 1 agosto 1925 la banca apre una succursale a Voghera e successivamente il 25 agosto un'altra a Tortona (da questa succursale successivamente hanno origine due agenzie una a Pontecurone e l'altra a Castelnuovo Scrivia). Sempre nello stesso anno, il 19 novembre viene aperta una succursale a La Spezia e il 26 febbraio 1926 un’altra a Stradella.
Nel maggio 1926 la Banca delibera un aumento di capitale a 5.000.000 lire, che però non è versato in gran parte.
Le Assemblee degli azionisti convocate in quel periodo vanno deserte e nascono dissapori fra i fondatori della Banca. Gli stessi bilanci aziendali non possono essere approvati. Nel giro di breve tempo la banca va incotro alla rovina e viene dichiarata fallita il 9 maggio 1927.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 23 dicembre 2022