Data di costituzione: 19 dicembre 1871
Data di cessazione: [prima di 1908]
La Banca di Savona nasce il 19 dicembre 1871. Tra i soci fondatori compaiono la Banca di Genova, la Banca di Torino, Astengo Nicoletta e figli, Astengo Luigi, il marchese Marcello De Mari, i fratelli Forzani, Emanuele Martinengo, i fratelli Ponzone, Tardy & Benech e Giovanni Tissoni. Il capitale sociale è di due milioni di lire, suddiviso in 8.000 azioni da 250 lire ciascuna. Lo scopo è di compiere qualsiasi operazione bancaria, industriale, commerciale, agricola, di credito e di lavori pubblici. L'inizio dell'attività è promettente ed è così sintetizzato: "Più che in speculazioni di borsa, si cercò il più sicuro e il più proficuo impiego dei capitali in isconti di effetti commerciali, in anticipazioni su navi costrutte e in costruzione, in riporti di titoli; il tutto però operato con tale riserva, che non ebbimo da alcuna parte la benché minima rotta, malgrado l'attuale crisi monetaria che ha prodotto e produce tanto sconcerto e tanto incaglio nel mondo commerciale" (Relazione sull'esercizio del 1872). Partecipa alla fondazione di due nuove banche a Savona: la Banca Marittima e il Credito Navale Savonese. L'attivo di bilancio al 31 dicembre 1872 ammonta a circa 7,4 milioni di lire. Nel 1873 il capitale sociale è portato a cinque milioni, mediante emissione di 12.000 azioni. Con delibera del 30 luglio 1878, il capitale sociale viene riportato a due milioni. Durante il 1888 sconta cambiali per circa 81 milioni di lire, ammontare che colloca la Banca di Savona tra i principali istituti attivi in Liguria, seppure a grande distanza dalla Banca di Genova e dal Banco di Sconto e di Sete. Nel complesso, però, si osserva una contrazione del bilancio dell'istituto savonese, la cui entità è di 3,8 milioni nel 1889, circa la metà (in valori nominali) rispetto al 1872. Nel primo decennio del Novecento, la Banca di Savona non risulta più in attività.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 30 dicembre 2022