Data di costituzione: 21 novembre 1878
Data di scioglimento: 12 febbraio 1927
Altre denominazioni
La Banca Popolare di Sampierdarena viene costituita con atto notarile il 21 novembre 1878, con capitale di 50.000 lire. Il successivo 29 maggio 1879 è autorizzata con Regio Decreto. La Banca Popolare di Sampierdarena è il risultato della trasformazione della cessata Banca Operaia mutua che si era costituita anni prima senza autorizzazione governativa (lo Statuto della Banca Operaia è del 1869). La banca ha come scopo quello di sostenere e sviluppare il sistema creditizio locale di una zona industriale e commmerciale in grande espansione, anche demografica. La sua attività si rivolge anche ai vicini paesi di Sestri Ponente, Rivarolo, Pegli e Bolzaneto (località dove successivamente viene aperta una filiale). La banca ha un progressivo e crescente sviluppo e nel 1887 il capitale è portato a 100.000 lire, per essere ulteriormente aumentato nel 1889 a 250.000 lire. Anche le somme ricevute in conto corrente indicano un andamento di sviluppo: nel 1879 ammontano a 18.761 lire, nel 1883 a 46.884, nel 1886 crescono a 110.514 e nel 1889 sono 274.703 lire. La banca subisce in modo deciso la crisi del 1907 che colpisce particolarmente le imprese commerciali e industriali dell'intera area genovese. Tuttavia continua a conoscere negli anni successivi un buon radicamento territoriale, grazie anche all'apertura di alcune filiali. Segni di criticità diventano evidenti negli anni Venti, specie a partire dal 1924, anno a partire dal quale anche la contabilità non viene più organizzata come in precedenza. Infine la banca risulta in liquidazione dal 12 febbraio 1927.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 23 dicembre 2022