La Cassa Rurale Cattolica di Prestiti di Tortona (AL) viene fondata il 14 luglio 1907, con atto rogato dal notaio Soldani. L'Atto costitutivo è sottoscritto da 31 soci, che nel 1908 raggiungono il numero di 60 per poi stabilizzarsi intorno alle 50 unità. Tra i fondatori figurano quattro sacerdoti, due sagrestani, due muratori, due agricoltori e alcuni commercianti, mentre i restanti sono qualificati come possidenti. La società nasce con il forte sostegno del clero locale e in particolare per iniziativa di sacerdoti impegnati nell'azione sociale e politica diocesana come don Secondo Campiglio e don Grisostomo Ontano. Alla costituzione dell'ente il tasso passivo corrisposto sui depositi a risparmio è scalare rispetto al tempo e varia dal 2,5% a vista al 3,75% per un anno, mentre il tasso richiesto sui finanziamenti è del 5%. Più che dalla concessione di prestiti, gli utili maggiori per la Cassa derivano dall'intermediazione di merci funzionale agli acquisti collettivi dei prodotti per l'agricoltura, tanto che già dai primi anni successivi alla fondazione essa funziona di fatto come una società mista di credito e consumo. Intorno al 1910 la Cassa finanzia anche l'apertura in Tortona di un magazzino della Federazione Agricola Diocesana, che le subentra per l'esercizio del sistema cooperativo di compravendita dei generi agricoli. Sempre nel 1910 l'ente gestisce depositi per circa 37.000 lire. Nel 1924 la società risulta ancora esistente.