Data di costituzione: 30 ottobre 1907
Data di scioglimento: 24 gennaio 1934
La Cassa Rurale di Prestiti delle Ventine Astigiane (AL, dal 1925 AT) viene fondata ad Asti il 30 ottobre 1907. Scopo della società, della durata prevista di 99 anni, è il "miglioramento morale ed economico dei soci", nonché di "aiutare specialmente l'agricoltura e i commerci inerenti mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico" (art. 2 dello Statuto). Nel corso della sua esistenza, la società si dedica prevalentemente al credito agrario, operando in un'area in cui la prosperità del settore primario e delle attività produttive assicura un florido bacino di raccolta di capitali. Le vicende della Cassa giungono a una svolta nel 1926, quando si verifica l'ingresso nel corpo sociale dei banchieri torinesi fratelli Andreis, operazione che dovrebbe precedere la messa in liquidazione della società e l'assorbimento dell'attività da essa svolta nel centro astigiano. Quest'ultima, infatti, assume dimensioni considerevoli, testimoniate dalla presenza nello stato patrimoniale di oltre 2,5 milioni di lire in depositi fiduciari, impiegati in buona parte in prestiti agrari. Nel 1927 ha tuttavia luogo il fallimento della Banca Andreis, che spinge i creditori allarmati a chiedere la restituzione delle somme depositate presso la Cassa, la quale subisce pesanti perdite e vede ridursi entro la fine dell'anno il proprio monte depositi a 325.000 lire, circostanza che ne determina la messa in liquidazione di fatto. La situazione è aggravata dall'insorgere di diverse liti giudiziarie tra la Cassa e i soci che non intendono partecipare al reintegro delle perdite, in quanto ritenutisi ingannati su finalità e modalità del passaggio di gestione a favore degli Andreis. Nel periodo successivo la netta decurtazione del giro di affari, cui si aggiungono la forte concorrenza esercitata sulla piazza di Asti dagli istituti maggiori e il mancato realizzo di alcuni crediti cambiari, paralizza l'attività della Cassa, messa in costante difficoltà dalle urgenze legate al rimborso delle passività in scadenza. Il 24 gennaio 1934 giunge così inevitabile la delibera assembleare di scioglimento anticipato, con nomina a liquidatore del dott. Cesare Ferrofino. Il lungo protrarsi delle controversie pendenti e delle difficoltà a soddisfare i creditori determina lo slittamento delle procedure di liquidazione, cui si pone termine solo con il deposito del Bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 1943. La Direzione generale del Tesoro notifica infine la cancellazione della Cassa dall'Albo delle aziende di credito in data 21 novembre 1945.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 15 dicembre 2022