Data di costituzione: 1903
Data di incorporazione: 15 marzo 1937
Fondata nel 1903 a Casteggio su spinta del vescovo Igino Bandi, religioso vicino al mondo del credito e fondatore della Banca di S. Siro operante nel territorio della diocesi di Tortona. La scelta di spostarsi nella vicina Casteggio era dovuto all'ormai saturo panorama creditizio tortonese, che lasciava spazi solo in realtà troppo povere ed inadatte alla creazione di una banca dalle forti velleità.
La Banca di San Marziano iniziò con un capitale di lire 19.500 interamente versato in azioni di lire 50 ciascuna, i soci erano 372. Lo scopo della banca era quello di rivolgersi ad agricoltori e commercianti raccogliendo depositi e offrendo sconti bancari. La vicinanza alla Chiesa e alla diocesi di Tortona ne caratterizzò sempre la struttura e la politica bancaria. Nel 1908 presidente era Arbasino Ambrogio.
Nel 1909 si decise di spostare la sede a Voghera (PV), città più grande e che meglio sapeva interpretare la volontà d'espansione della banca che negli anni Venti arrivò ad avere 25 filiali. Due anni dopo, il 1911, è protagonista della liquidazione del Banco sociale di Gavi.
La crisi e la conseguente ristrutturazione del tessuto bancario dei primi anni Venti colpì anche il territorio dove insisteva la banca, ad ora fortemente ampliato anche fuori dal suo spazio originario, e che ebbe sostanziali ripercussioni sulla sua stessa struttura e durata.
Nel 1937 viene incorporata nel Banco di Roma a seguito di uno scandolo che ne minò la struttura e la solidità.
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Giacomo Lorandi | Ultima modifica: 18 settembre 2024