Data di costituzione: prima di 1848
Data di scioglimento: dopo 1908
Altre denominazioni
Già negli anni Quaranta dell'Ottocento è attiva a Genova la Ditta Antonio Quartara. Questo banchiere nel 1844 - con Carlo Alberti, Lorenzo Berlingieri, il barone Giuliano Cataldi, il marchese Raffaele De Ferrari, il marchese Francesco Pallavicino, Bartolomeo Parodi, Luigi Ricci e Pellegro Rocca - partecipa alla fondazione della Banca di Genova, in cui successivamente riveste ruoli di primo piano. Antonio Quartara discende da una famiglia di uomini d'affari e banchieri che hanno rivestito anche cariche civili. Il padre Giovanni era stato sindaco della città e imprenditore con un giro d’affari annuo di 6.000.000 lire piemontesi. Antonio, oltre all'attività di banchiere, è membro del Tribunale di commercio e della Società economica e azionista; nel 1847 è promotore della Compagnia d’illuminazione a gaz. La sua banca, alla fine di quel decennio, cambia denominazione in ditta Quartara fratelli. Questa banca, dunque, è attiva a Genova già nei decenni preunitari, appartenendo a una ristretta cerchia di banchieri privati, con relazioni non solo nazionali, ma internazionali, come dimostrano i rapporti con la Banque Rothschild di Parigi. Pienamente inserita nel contesto genovese, la banca si occupa sia di operazioni creditizie sia di operazioni finanziarie. Nel primo lustro degli anni Settanta la Ditta fratelli Quartara – assieme alle altre più importanti banche private genovesi - coglie la straordinaria congiuntura commerciale e di sviluppo edilizio e infrastrutturale che interessa il territorio genovese, facendosi promotrice di banche società per azioni, quali la Compagnia Commerciale Italiana, il Credito Genovese e la Banca di Genova (nucleo del futuro Credito italiano). I Quartara si impegnano anche in altri ambiti, finanziando per esempio la Ligure Lombarda, società anonima per la raffineria degli zuccheri. Essi mantengono anche successivamente ottima reputazione sulla piazza e strette relazioni con i più importanti banchieri e uomini d’affari della città – Parodi, Balduino, Cataldi, Tedeschi – con i quali appunto molto spesso si fanno promotori di iniziative finanziarie. La ditta risulta ancora in attività nel primo decennio del Novecento.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Luciano Maffi | Ultima modifica: 30 dicembre 2022