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Credito Immobiliare dei comuni e delle provincie d'Italia

Torino (TO); Firenze (FI)

Data di costituzione: 18 agosto 1864

Data di cessazione: [circa 1870]

Torino (TO); Firenze (FI)

Il Credito Immobiliare dei comuni e delle provincie d'Italia nasce a Torino il 18 agosto 1864, in vista dell'ampio programma di dismissione delle proprietà immobiliari demaniali. Il capitale iniziale è stabilito in 25 milioni di lire diviso in 50.000 azioni, mentre la sua durata è fissata in 50 anni. La banca ha per oggetto l'investimento nel settore immobiliare e dei lavori pubblici, nonché la concessione di prestiti a comuni e province. Giacomo Servadio, deputato, figura come direttore del Comitato esecutivo. L'istituto stabilisce succursali e agenzie in diverse province italiane. La sua effettiva costituzione è tuttavia contestata, sotto il profilo giuridico, dagli organi ministeriali. La sede sociale segue il trasferimento della capitale da Torino a Firenze.
Alla fine del 1865 la banca intende ampliare il proprio raggio di azione, aggiungendo al credito immobiliare la funzione di banca di deposito e di anticipazione. Tuttavia, al 31 dicembre 1866, il capitale sociale appare di soli dieci milioni di lire, molto inferiore ai 25 milioni originari. A fronte di ciò, il totale di bilancio è di soli 11,5 milioni, dimostrando la pressoché totale inazione della banca ad eccezione di un prestito alla città di Milano.
Cessa intorno al 1870.


Sede legale

  • Torino (TO) [Dal 1864 al 1865-1866]
  • Firenze (FI) [Dal 1865-1866]

Capitale sociale

  • [1864] 25.000.000 Lire italiane
  • [1866] 10.000.000 Lire italiane

Forma giuridica

  • [1864] Società anonima

Categoria bancaria

  • [1864] Società ordinaria di credito

Fonti archivistiche

  • Archivio centrale dello Stato (Roma)
    MAIC, Direzione generale credito e previdenza, Industrie banche e società
    b. 111, fasc. 929

Autore: Enrico Berbenni | Ultima modifica: 21 dicembre 2022