Il Banco e Cambio F. Dolci iniziò a operare a Saluzzo nel giugno del 1924 per iniziativa di Francesco Dolci, nato a Mondovì nel 1889. Nell'ottobre del 1928, il titolare faceva domanda per ottenere il passaporto per poter svolgere alcune pratiche con i suoi corrispondenti di Parigi e di altre piazze. Il 9 dicembre 1929, la banca venne messa in liquidazione. Francesco Dolci risultava non rintracciabile e fu solo grazie al fratello, il prof. Ermanno, preoccupato di tutelare il buon nome di famiglia, che i creditori - depositanti, fornitori e correntisti - ricevettero almeno il 10 per cento di quanto sarebbe spettato loro. Ancora nel luglio del 1932, Ermanno Dolci aveva comunicato al podestà di Saluzzo di non avere notizie del fratello Francesco e pertanto, per via di alcune dispute che erano emerse nel corso della liquidazione, quest'ultima non poteva essere chiusa.