Data di costituzione: 11 novembre 1900
Data di scioglimento: 14 luglio 1940
Altre denominazioni
L'11 novembre 1900, con atto rogato dal notaio Borelli, viene costituita la Cassa Rurale di Prestiti di Caselle Torinese (TO) sotto la ragione sociale "Mo e Compagnia". Scopo della società, della durata prevista di 99 anni, è di "migliorare le condizioni morali e materiali dei soci", avendo per oggetto "l'esercizio del credito a loro esclusivo vantaggio" (art. 2 dello Statuto). I 17 soci fondatori sono contadini e possidenti, oltre a un artigiano, tutti residenti in Caselle Torinese. Nei primi anni di vita la società si distingue per una efficace azione di sostegno al ceto rurale, attuata mediante operazioni di piccolo credito praticate con tassi sui prestiti tra il 5 e il 6%. La fiducia conquistata ne spiega la rapida ascesa, con i depositi fiduciari che passano dalle 900 lire iniziali del 1901 alle 22.000 del 1910, per poi raggiungere le 206.000 nel 1920 e toccare le 675.000 nel 1925. I prestiti concessi arrivano nel frattempo ad attestarsi su un massimo di 344.000 lire nel 1926, anno in cui prende però avvio la fase discendente della società. Nel 1927 la Cassa è infatti coinvolta nel dissesto del Piccolo Credito di Torino e della sede torinese del Credito Biellese, ma le perdite registrate sono reintegrate grazie al conferimento di titoli del Debito pubblico italiano per 58.000 lire da parte del prevosto di S. Maria in Caselle Torinese, don Michelangelo Rossetti. Durante il medesimo esercizio vengono tuttavia richiesti rimborsi delle somme depositate per 215.000 lire, che intaccano la massa dei depositi riducendola a 747.000 lire. Nel 1932 un altro credito in sofferenza, detenuto nei confronti della Cassa Rurale di Pianezza posta in liquidazione, viene infine recuperato in toto grazie anche all'avveduta gestione condotta dagli amministratori dell'ente, che si conferma finanziariamente solido nonostante il calo dei depositi. Questi ultimi si assottigliano difatti a 132.500 lire nel 1934 e a 95.000 lire nel 1935. Al continuo scemare delle somme depositate contribuiscono le peggiorate condizioni agricole ed economiche della zona di Caselle, nonché i timori generali suscitati dal dissesto di istituti di credito e casse rurali circonvicine. L'ente viene ritenuto ciononostante ancora in grado di esercitare un'utile azione a favore del ceto rurale dell'area, anche se a livelli molto più modesti rispetto al passato. Dopo il dovuto cambio di denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana di Caselle Torinese, occorso con l'entrata in vigore del Testo unico sulle casse rurali e artigiane dell'ottobre 1937, riscontrando l'esaurimento dello scopo sociale e la limitata attività dell'ente (il cui attivo patrimoniale totale ascende ormai a sole 31.000 lire), il 14 luglio 1940 l'Assemblea dei soci ne delibera lo scioglimento anticipato, nominando liquidatore il sig. Giuseppe Vaschetto. Il 1° luglio 1942 interviene infine la notifica di avvenuta cancellazione della Cassa dall'Albo delle aziende di credito.
Numero del tribunale: TO 155/1900
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 21 dicembre 2022