Data di costituzione: 9 aprile 1922
Data di scioglimento: 8 febbraio 1965
Fondato nell'aprile del 1922, l'Istituto Bancario Piemontese proseguì la sua attività fino agli anni Sessanta quando iniziò un periodo di gravissime difficoltà. L'8 gennaio del 1965, un decreto ministeriale revocava l'autorizzazione all'esercizio del credito. Per l'Istituto Bancario Piemontese insieme alla chiusura degli sportelli era già stata avviata la procedura di liquidazione coatta. Nei primi mesi del 1965, gli sportelli e i depositi dell'Istituto Bancario Piemontese - compresi anche quelli della Banca A. Grasso e Figlio - vennero assunti da un nuovo istituto creato ad hoc, la Banca Subalpina S.p.A.. Quanto le ingenti perdite accumulate, furono assorbite dall'Istituto Bancario San Paolo di Torino, dalla Cassa di Risparmio di Torino e dall’Ifi - Istituto finanziario industriale. Nel 1969, per accelerare la procedura di liquidazione, la Cassa di Risparmio di Torino si sarebbe accollata le residue attività e passività dell’Istituto Bancario Piemontese.
Numero del tribunale: TO 231/1924
Sede legale
Capitale sociale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Fonti bibliografiche
Autore: Geoffrey Pizzorni | Ultima modifica: 22 dicembre 2022