Data di costituzione: 19 febbraio 1899
Data di scioglimento: 4 ottobre 1945
Altre denominazioni
Il 19 febbraio 1899 nasce la Cassa Rurale di Prestiti di Melazzo (AL), con atto rogato dal notaio Depetris. La società ha durata prevista di 99 anni e lo scopo sociale è quello di "migliorare la condizione materiale e morale de' suoi soci, fornendo loro i mezzi necessari di denaro" e "favorendone il risparmio" (art. 2 dello Statuto). Tra i 17 soci fondatori figurano l'arciprete don Giuseppe Chiabrera e 16 proprietari agricoli tutti residenti in Melazzo, di cui due esercenti la professione di artigiani. Melazzo è un piccolo centro di circa 2.000 abitanti dediti all'agricoltura, privo di attività manifatturiere o commerciali significative. La Cassa svolge perciò un'attività circoscritta al piccolo credito rurale e il suo giro d'affari si mantiene nel tempo alquanto limitato. Ai sensi del Testo unico sulle casse rurali e artigiane dell'ottobre 1937, il 20 febbraio 1938 la società cambia denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana di Melazzo. All'epoca l'ente gestisce una massa di depositi di circa 120.000 lire e la sua operatività è di modeste proporzioni anche in virtù della presenza nella vicina piazza di Acqui di altri istituti creditizi di maggiori dimensioni. Nel dicembre 1944 la sede della Cassa viene incendiata da formazioni partigiane come ritorsione nei confronti del cassiere della stessa (tale Candido Succi). Nel febbraio 1945 alcuni ignoti sottraggono inoltre dalle casse dell'ente 51.000 lire tra contanti e cambiali in portafoglio. Dopo la Liberazione il cassiere della società è tratto in arresto per legami con il regime fascista e vengono avviati alcuni controlli contabili che mettono in luce un ulteriore ammanco di titoli per 110.000 lire. Con Decreto prefettizio del 22 maggio 1945 viene pertanto stabilito lo scioglimento degli organi amministrativi della società e la nomina di un commissario straordinario (rag. Renato Molinatti) per la verifica dello stato dell'azienda e l'avvio della liquidazione di fatto. Nel frattempo la maggioranza dei soci decide per la realizzazione delle attività sociali, rappresentate in gran parte da titoli dello Stato iscritti a bilancio al 31 dicembre 1944 per 262.000 lire. Il realizzo dei titoli consente il rimborso dei depositanti a risparmio (circa 280.000 lire), evitando ulteriori danni ai soci. La messa in liquidazione della società viene formalizzata con un decreto del Tribunale di Alessandria del 4 ottobre 1945.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 19 dicembre 2022