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Cassa Rurale ed Artigiana di Baricetta

Adria (RO)

Data di costituzione: 10 febbraio 1895

Data di scioglimento: 30 marzo 1952

Adria (RO)

Altre denominazioni

  • Cassa Rurale di Prestiti di San Giuseppe di Baricetta d’Adria [10 febbraio 1895]
  • Cassa Rurale ed Artigiana di Baricetta [20 marzo 1938]

Il 10 febbraio 1895, con atto rogato dal notaio Tretti, viene fondata la Cassa Rurale di Prestiti di San Giuseppe di Baricetta d’Adria (curazia di San Giuseppe della cattedrale di Adria, RO), società cooperativa in nome collettivo della durata prevista di 99 anni. Scopo della società è di “migliorare la condizione morale e materiale dei suoi soci, fornendo loro il denaro a ciò necessario” (Statuto). I fondatori sono 29, di cui un sacerdote (don Carlo Gallani), un medico e 27 possidenti. Primo presidente della società è eletto il possidente Tommaso Fracon. Nell'esercizio 1926 la società opera con un utile netto di 3.563 lire e gestisce depositi fiduciari per 232.624 lire, mentre gli impieghi sono rappresentati in prevalenza da cambiali in portafoglio per circa 200.000 lire. Alla fine del 1935 la cassa conta 90 soci e consegue un utile netto d'esercizio pari a 3.218 lire. La massa fiduciaria è aumentata a 341.000 lire circa, a fronte di attività in portafoglio per 231.000 lire. Il 20 marzo 1938 l'assemblea dei soci delibera la modifica della denominazione sociale in Cassa Rurale ed Artigiana di Baricetta. Nel secondo dopoguerra la società conosce una crescita modesta, che la porta nel 1950 a gestire depositi fiduciari per 3,28 milioni di lire. Nello stesso anno il numero dei soci è intanto sceso a 82, mentre l'utile netto di esercizio è di 11.350 lire. Una visita ispettiva compiuta dalle autorità creditizie nel 1951 rileva che la cassa è attiva sulla piazza di Adria invece che nella sede sociale della frazione di Baricetta, in quanto il suo segretario contabile, sig. Vitale Cavicchio, svolge il medesimo incarico anche presso la Cassa Rurale ed Artigiana della Cattedrale di Adria. Si verificano quindi interferenza di rapporti e commistione di ruoli tra i due enti, che operano di fatto in maniera interdipendente. Il medesimo funzionario risulta peraltro agire in maniera autonoma nella concessione di prestiti, erogati senza interpellare il consiglio di amministrazione della cassa. L'attività della società si mantiene comunque modesta e la massa fiduciaria si va riducendo. Verso la fine dello stesso anno la provincia di Rovigo è violentemente colpita dalla catastrofica alluvione del Polesine, che aggrava ulteriormente la situazione della zona determinando la contrazione del risparmio disponibile. Preso atto della situazione di difficoltà, il 30 marzo 1952 l'assemblea dei soci delibera lo scioglimento anticipato della società e la sua messa in liquidazione. Nel giro di pochi mesi viene portata a compimento la procedura e il 24 maggio 1953 il bilancio di liquidazione è depositato presso il tribunale di Rovigo, con conseguente cancellazione della società dall'albo delle banche.


Sede legale

  • Adria (RO) / frazione Baricetta

Capitale sociale

  • [31 dicembre 1926] 4.776 Lire italiane [Fondo di riserva]
  • [31 dicembre 1950] 61.732 Lire italiane [Capitale sociale e riserva]

Forma giuridica

  • [10 febbraio 1895] Società cooperativa in nome collettivo a responsabilità illimitata

Categoria bancaria

  • [10 febbraio 1895] Cassa rurale
  • [20 marzo 1938] Cassa rurale e artigiana

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia / Vigilanza sulle aziende di credito (1926-1984)
    Pratiche n. 4089, f. 1; n. 4090, ff. 1-2
  • Banca d'Italia (Roma)
    Albi ed Elenchi di Vigilanza
    matricola 3218
  • Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia "Mario Romani" (Milano)
    Atti costitutivi di cooperative di credito (credito cooperativo cattolico e casse rurali in Italia fino al 1920)
    b. 2, f. 15

Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 17 gennaio 2025