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Cassa Rurale di Prestiti di Sant'Isidoro di Favria Canavese

Favria (TO)

Data di costituzione: 13 maggio 1900

Data di scioglimento: 27 novembre 1927

Favria (TO)

Altre denominazioni

  • Borgialli e C. Cassa Rurale di Prestiti di Sant'Isidoro di Favria Canavese - [Registrazione alla Cancelleria del Tribunale di Torino]

Con atto rogato dal notaio Borgialli, il 13 maggio 1900 viene costituita la Cassa Rurale di Prestiti di Sant'Isidoro in Favria (circondario di Torino), posta sotto la ragione sociale "Borgialli e C.". La società ha durata prevista di 99 anni e il suo fine è il miglioramento delle "condizioni morali e materiali dei soci", avendo per oggetto "l'esercizio del credito a loro esclusivo vantaggio" (art. 2 dello Statuto). Possono fare parte della società solo persone giuridicamente capaci, "ossequienti alla religione cattolica ed alle vigenti leggi", di garantita onestà e moralità, residenti nel distretto parrocchiale di Favria o che vi tengano frequente dimora o continue relazioni d'affari, in grado di scrivere il proprio nome, non facenti parte di altra società a responsabilità illimitata avente medesimo oggetto (art. 4 dello Statuto). I soci fondatori sono 13, tutti residenti in Favria. Tra di essi figura il locale prevosto don Costanzo Castrale, mentre i restanti sono locali proprietari, oltre a un artigiano, un negoziante e un agricoltore. Al 31 dicembre 1926 l'ente conta 308 soci e non ha mai chiuso un bilancio in perdita. All'epoca gestisce una massa di depositi di 1.772.000 lire al tasso del 3,5%, a fronte di prestiti concessi per 832.000 lire al 5%. Nel 1927 il fallimento del Credito Biellese, presso il quale la Cassa detiene in conto corrente 195.000 lire (la perdita finale sarà però ridotta a 44.400 lire), semina il panico tra i locali risparmiatori, che chiedono in massa il rimborso dei depositi, mentre il numero dei soci si riduce a 44. La società è perciò costretta a realizzare rapidamente tutte le sue attività per far fronte alle continue domande di rimborso e, con atto rogato dal notaio Vallesi, il 27 novembre 1927 ne viene decretato lo scioglimento anticipato, che viene portato a termine in tempi brevi e senza danni per i soci rimanenti. Lo stato di grande solidità finanziaria di cui la Cassa ha goduto durante l'intera esistenza è evidenziato anche dal Bilancio finale di liquidazione risalente al 26 febbraio 1928, da cui si evince il possesso di titoli di rendita pubblici e privati per oltre 12 milioni di lire e un attivo patrimoniale totale di 17.652.000 lire. Il 12 settembre 1931 viene notificata la cancellazione della Cassa dall'Albo delle aziende di credito.


Numero del tribunale: TO 119/1900

Sede legale

  • Favria (TO) / Favria Canavese [via Trieste n. 3]

Capitale sociale

  • [31 dicembre 1926] 11.658 Lire italiane [Quote sociali e fondo di riserva.]

Forma giuridica

  • [13 maggio 1900] Società cooperativa in nome collettivo a responsabilità illimitata

Categoria bancaria

  • [13 maggio 1900] Cassa rurale [Cassa Rurale di Prestiti]

Fonti archivistiche

  • ASBI - Archivio storico Banca d'Italia (Roma)
    Fondo Banca d'Italia / Vigilanza sulle aziende di credito (1926-1984)
    Pratica n. 8569, f. 4
  • Camera di Commercio di Torino (Torino)
    Cancelleria commerciale del Tribunale di Torino - Registro delle società commerciali, serie Registri
    Registro n. 10 (1900-1901)
  • Camera di Commercio di Torino (Torino)
    Camera di commercio di Torino, Registro Ditte - serie Registri
    Registro n. 3 (da n. 19184 al n. 30243)
  • Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia "Mario Romani" (Milano)
    Atti costitutivi di cooperative di credito (credito cooperativo cattolico e casse rurali in Italia fino al 1920)
    b. 1, f. 4

Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 21 dicembre 2022