Con atto rogato dal notaio Roveda, il 2 agosto 1903 viene fondata la Cassa Rurale di Prestiti di Sant'Apollonia di Cuccaro Monferrato (AL), posta sotto la ragione sociale "Marescotti, Piccio e compagni". Scopo della società, della durata prevista di 99 anni, è di "migliorare la condizione morale e materiale dei suoi soci, fornendo loro il danaro a ciò necessario". I 30 soci fondatori, tra cui figura il locale prevosto don Alessandro Bassignana, sono "benestanti, proprietari ed agricoltori" tutti domiciliati in Cuccaro Monferrato. Nel 1927 la Cassa è coinvolta nel dissesto della Federazione Agraria Casalese, cui ha affidato a vario titolo somme per 728.000 lire, importo pari a circa la metà della propria massa di depositi (1.450.000 lire). Il 13 novembre 1927 l'Assemblea dei soci delibera quindi lo scioglimento anticipato dell'ente, con nomina del liquidatore Adolfo Scarrone, cui è affidata la procedura di reintegro di una perdita complessiva di oltre 770.000 lire. A causa delle numerose liti insorte tra i soci e il liquidatore e della sostituzione di quest'ultimo intervenuta per ragioni d'imperizia, la procedura liquidatoria si trascina fino al deposito del Bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 1939, cui segue la cancellazione della Cassa dall'Albo delle aziende di credito nel febbraio 1940.