Data di costituzione: 17 maggio 1901
Data di scioglimento: 11 dicembre 1932
La Cassa Rurale di Prestiti di Ceresole d'Alba (CN) viene fondata il 17 maggio 1901, con atto rogato dal notaio Rossi. Scopo della società, della durata prevista di 99 anni, è di favorire il "miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico" (art. 2 dello Statuto). Tra i 28 soci fondatori, tutti residenti in Ceresole d'Alba e per la maggior parte agricoltori e proprietari, figurano anche il marchese Alessandro Quadro e due sacerdoti (uno è l'arciprete don Francesco Salvano). La società svolge il suo compito statutario a favore del ceto agricolo della zona fino a raggiungere il massimo giro d'affari nel biennio 1926-27, quando la massa di depositi a risparmio si aggira intorno alle 370-375.000 lire. Dal 1928 l'attività della Cassa inizia invece a declinare e i depositi si riducono progressivamente fino alle 208.000 lire del 1930, per poi crollare a 64.000 lire nel 1931 per effetto delle moltiplicate richieste di rimborso da parte dei depositanti. Nel corso di tale anno la società opera in uno stato di liquidazione di fatto, vista anche la scomparsa del locale parroco, cassiere-segretario dell'ente e tra i suoi principali sostenitori. La delibera assembleare di scioglimento anticipato risale all'11 dicembre 1932, con nomina del liquidatore Giuseppe Nota. Il 5 giugno 1933 giunge la notifica di cancellazione dall'Albo delle aziende di credito da parte della Direzione generale del Tesoro.
Sede legale
Forma giuridica
Categoria bancaria
Fonti archivistiche
Autore: Maurizio Romano | Ultima modifica: 16 dicembre 2022